venerdì 23 maggio 2008

Parte l'azione legale!

Cari amici,
Mercoledì 21 Maggio si è svolto l'incontro con il Codacons, in seguito al quale abbiamo delineato le possibili azioni legali da esperire contro le Ferrovie dello Stato.
Questo è quanto emerso.

Un primo passo da fare è mettere in mora la compagnia, ossia pretendere, sulla base degli articoli del codice civile violati e sulle incontestabili vessazioni subite ad Aversa, che ci venga corrisposto un risarcimento per i danni subiti (un punto chiave, ad esempio, è quello del sequestro "in fatto" che purtroppo tutti abbiamo conosciuto).
La messa in mora, dunque, durerà fino ad una data determinata, allo scadere della quale, se Trenitalia rifiuterà (perseverando nella quantomai assurda politica del "muro contro muro" verso noi utenti) il risarcimento, dovrà esperirsi il processo giudiziario.
In questo lasso di tempo, inoltre, sarà compito dei nostri legali chiarire se sussistono specifiche infrazioni che attengono al campo penale.
Se così fosse, si renderà necessario (come suggeritoci nella trasmissione 'Mi MAnda Rai 3' dal valentissimo avvocato Anna Bartolini) un esposto alla Procura della Repubblica.

Dettagli della prima azione da esperire.
per potere mettere in mora le Ferrovie è necessario che ognuno di noi partecipi in questa modalità:

-mettere la propria firma;
-versare 10 euro (N.B.: questa è la quota ridotta, e la riduzione è generata dal fatto che siamo in tanti; la norma prevede infatti, per l'iscrizione al Codacons, una somma di 50 euro circa).

La firma deve essere apposta ad un documento che verrà poi rilasciato; i documenti sono custoditi nella sede del Codacons al Corso Umberto I, Napoli, numero 191.
E' possibile firmare dal Lunedi al Venerdi, dalle ore 10-12 e dalle ore 16-19, tranne il Lunedi e Mercoledi pomeriggio.

Qualora le Ferrovie non acconsentano ai risarcimenti, allora si renderà necessario, come già sottilineato, un processo civile: in questo caso con modalità e costi diversi.
Sottolineiamo che la parte relativa al processo sarà facoltativa, ossia chiunque voglia può aderirvi e, soprattutto, tutti insieme potremo scegliere serenamente e liberamente i legali con i quali continuare questa battaglia (senza costi agiuntivi o penali da pagare qualora decidessimo di cambiare).
Importante: non è necessario il titolo di viaggio.
Questo lo diciamo soprattutto per coloro i quali hanno avuto un mero rimborso del biglietto, peraltro senza ricevuta che lo attesti (chiaramente ipotesi illegale di rimborso); tutti gli utenti, del resto, hanno subito delle chiare illegalità e arbitrari soprusi.


Infine, e come molti sanno, in questa vicenda è oltremodo consigliato rimanere uniti: uniti avremo più forza e visibilità; potremo far valere i nostri diritti in quanto gruppo di cittadini-consumatori che hanno subito un abuso; ammortizzeremo molto i costi di eventuali processi.
Inoltre, appena potete date adesione di partecipazione ad uno qualsiasi dei membri dello staff.


Vi stringiamo affettuosamente tutti, dal primo all'ultimo, anche se i vostri corpi non conoscono sapone o dopobarba e siete isterici per le sessioni d'esame di giugno e luglio ;)

Lo Staff.

venerdì 16 maggio 2008

Noi di 'Primo Maggio' a Mi Manda Rai 3

Continua la nostra battaglia contro le Ferrovie dello Stato.


Siamo riusciti, per il momento, nel fondamentale intento di ribaltare l'informazione palesemente falsa e tendenziosa fornita da Trenitalia sul suo sito internet e supportata da alcuni giornali.
E' con un certo orgoglio infatti, che venerdi 9 Maggio abbiamo preso parte alla trasmissione Mi Manda Rai 3, condotta dal giornalista Andrea Vianello.
Nella puntata stessa, dunque, abbiamo avuto la possibilità di esprimere la nostra opionione, basata su fatti certi e incontrovertibili (eravamo lì!,) che ci ha permesso di ripristinare e ribadire la nostra civilità e la nostra dignità.
Un ringraziamento enorme va a Chiara Zammitti, della redazione di Mi MAnda Rai 3, che ci ha seguiti e supportati (eravamo davvero tanti) nella costruzione e nella preparazione della diretta con dedizione, pazienza, gentilezza e affetto.
Non è stato facile per noi svolgere una diretta nazionale, ma grazie alla sua fiducia e alla sua eccellente professionalità abbiamo affrontato con gioia e voglia di riscatto questa bella avventura.
E grazie, chiaramente, a tutta la redazione del programma.


Per visionare la diretta, vi rimandiamo al sito www.mimandarai3.rai.it
cliccare su "lost in aversa" e... buona visione!


Lo Staff

mercoledì 7 maggio 2008

Testimonianza di Massimiliano

Quelli che avevano preparato tutto in ogni minimo particolare; quelli che avevano rinunciato a qualche svago per contenere le spese di un trasporto; quelli che erano stati chiamati ad unirsi ad una giornata di solidarietà ed a quella chiamata avevano risposto...Quelli che volevano assistere al tradizionale concerto del 1° maggio a Roma, quelli che a Roma volevano e/o dovevano andarci per mille altri motivi; come quelli che a Roma magari nemmeno ci dovevano arrivare, convinti che di lì a poco sarebbero arrivati nelle varie Formia, Latina e tutte le altre fermate presenti tra Aversa e Roma Termini. E che dire di quelli che addirittura sarebbero dovuti andare oltre la capitale?!? Come il ragazzo con la maglia viola di Toni che andava (o almeno questa era la sua intenzione) a Firenze a godersi una semifinale di Coppa Uefa, ovviamente già munito di biglietto... Nei suoi panni il mio autocontrollo non so se sarebbe bastato!Eh già, munito di biglietto; un inutile biglietto, perchè come i migliaia di biglietti delle FS che erano in mano ai passeggeri vari di quel maledetto treno, il loro viaggio è finito ad Aversa!Quanto segue è come si è svolto il mio primo maggio, in compagnia di tanti altri malcapitati.-Piazza Garibaldi, Napoli.Radunato il mio gruppo di amici ed effettuato l'acquisto del biglietto (10,50 euro), alla luce del ritardo evidenziato dal tabellone delle partenze di 95 minuti, decidevamo di prendere il regionale delle 12.30 invece di quello delle 11.20. Vidimiamo i biglietti e saliamo sul treno. Tale regionale che sarebbe dovuto partire alle 12.30 da Piazza Garibaldi, Napoli, veniva sottoposto a controllo dei titoli di viaggio dei passeggeri da parte del personale FS alle ore 12.32, i quali terminavano il controllo pochi minuti dopo, fermandosi appena alla seconda carrozza. Alla domanda sulla possibilità di un eventuale rimborso per ritardo, uno dei controllori mi rispondeva che non era possibile nel caso di un treno regionale (...). Coloro che erano scesi dal treno perchè sprovvisti di biglietto intanto procedevano al suo acquisto, con alcuni che ne facevano chi per Aversa, chi per Formia... Così abbiamo trascorso le prime 2 ore di attesa mentre il personale di riferimento delle FS, al quale chiedere eventualmente "lumi", si riduceva drasticamente; una sola dipendente alla fine rimaneva nei dintorni, in continuo contatto telefonico, a quanto pare (sue parole), con Roma (FS). Questo quanto ha saputo dirmi:1. stiamo aspettando che da Roma ci facciano sapere se il treno debba partire, così com'è, con a bordo viaggiatori "regolari" e non;2. stiamo prendendo in considerazione la possibilità di staccare parte dei vagoni, facendo partire solo la "testa" del treno, nella quale dovrebbero trovarsi solo viaggiatori "in regola" col titolo di viaggio.Col passare del tempo la situazione non fa altro che diventare più confusa, poi verso le 14 ci giunge voce di un altro treno diretto a Roma: pare debba partire alle 14.30 dal binario 8 e che ci sia un cordone di poliziotti all'ingresso della passerella d'accesso al treno. Così, speranzosi, ci spostiamo dal binario 15 al binario 8, trovando conferma in quanto su scritto: la polizia filtra accuratamente l'accesso al treno, facendo passare i soli provvisti di biglietto. Sul treno erano già presenti diversi passeggeri, molti dei quali lì per motivazioni chiaramente diverse dalla nostra. Dalle 14.30, la partenza si sposta alle 15.15 ca., con la totalità dei passeggeri muniti di biglietto (con destinazione variabile). Il treno è a 2 piani, munito d'impianto di condizionamento che alla partenza entra in funzione, liberandoci dal timore di rimanere lungo tutto il viaggio nell'impossibilità di aprire molti dei finestrini bloccati.-Aversa.Dopo ca. 15 minuti raggiungiamo la stazione di Aversa. Si aprono le porte, si spegne il condizionamento, salgono i controllori.La scena sembra essere la copia di quella avvenuta a Napoli: primi 2 vagoni "controllati", gente che scende, controllori che scompaiono e di nuovo tutti sul treno: solo tempo perso! Inizia a crearsi la preoccupazione che anche i tempi siano quelli di Napoli, al ché ci si chiede se facendo questo ad ogni stazione si riesca ad arrivare almeno in serata a Roma... Preoccupazione inutile: non siamo più ripartiti da Aversa!Il nostro era l'unico treno presente alla stazione, gli unici altri mezzi di trasporto presenti erano 2 volanti della polizia, una sulla passerella all'altezza della coda del treno e l'altra vicino il centro di controllo della stazione, zona più interna, altezza testa del treno; nelle 2 locazioni indicate c'erano rispettivamente ca. 4-5 e 6-7 poliziotti, in tenuta ordinaria. Nella prima ora d'attesa, chi ne aveva la possibilità scendeva dal treno per scampare al caldo ed eventualmente trovare qualcuno in grado di poter dare informazioni utili. Chi cercava eventuali strutture di ristorazione e/o servizi igienici interni alla stazione trovava solo un piccolo bar mal fornito e dai prezzi per niente economici ed una toilette in pessime condizioni e, manco a dirlo, a pagamento (50 centesimi). Dopo ca. un'ora e mezza di confusione, il personale FS, accompagnato dall'annuncio ufficiale degli altoparlanti in stazione, ci invita a salire sul treno, prossimo alla partenza: comincia il "sali e scendi"! Da quel momento in poi, nella stessa modalità, i passeggeri venivano informati della partenza imminente del treno ad intervalli regolari di ca. 40 minuti, col risultato che molte persone iniziavano a spazientirsi, visto che intanto informazioni sul motivo di tale disagio non ne pervenivano, né sullo stop prolungato del nostro treno né sull'inattività del resto della stazione. Eh sì, perchè l'intera stazione di Aversa sembrava essere "morta"! Le prime "news" riportate da un addetto Fs, che appariva in realtà anch'egli spaesato quanto noi, erano prima di un'attesa di ordini da Roma (FS), poi ha cambiato versione dicendo che si stava aspettando di "regolarizzare" il treno (sempre la questione biglietti), infine ha avuto la faccia tosta di dirci che l'unico motivo per il quale non si partiva era che i binari erano stati occupati da alcuni passeggeri del treno, cosa al quanto assurda perché ai primi annunci “falsati” di partenza la gente, che ancora ci credeva, risaliva immediatamente sul treno. Di tutto questo, a quanto pare, la polizia era ignara. Verso le 17.30 la gente iniziava a pensare e ad informarsi sulla eventuale possibilità di ritornare a Napoli con mezzi alternativi; purtroppo io stesso apprendo dai gestori del bar della stazione che il servizio esterno di pullman ultimava le corse alle 14.00. A questo punto un po' di gente si addensava intorno al centro di controllo (per chiarezza, dove veniva coordinato il traffico ferroviario) della stazione che sembrava essere l'unico luogo dal quale sarebbero potute uscire delle notizie. All'interno della piccola struttura si era intanto riunito tutto il personale FS in compagnia di 2 dei poliziotti in quella zona, mentre gli altri controllavano rispettivamente i 2 accessi, senza però impedire a poche persone di potervi accedere per colloquiare. Ai molti giovani che cercavano chiarimenti, sia ai dipendenti FS sia ai poliziotti, si alternavano famiglie, stranieri, anziani, padri con figli. Proprio uno di questi ultimi, irretito dalla negligenza (se non ignoranza) delle suddette autorità, inscenava una vistosa protesta dimenandosi sul pavimento della struttura: tale comportamento manifestava ciò che da disagio mutava in disperazione, dettato soprattutto dall’assoluta mancanza d’informazione, in ore di attesa, sul perché fossimo stati sequestrati ad Aversa, sul perché l’intera stazione fosse bloccata e perché, qualora realmente ci fossero stati problemi di ordine pubblico a Roma (tra le tante cose ipotizzate), ci avessero fatto partire da Napoli per poi bloccarci lì; ed in tutto questo, la presa in giro del “sali e scendi” manteneva una certa puntualità! A testimonianza di ciò riporto i miei tentavi personali di avere informazioni che, ovviamente, hanno fatto un buco nell’acqua: laddove, alla richiesta sulla possibilità di raggiungere Napoli in qualche modo, un poliziotto non mi degnava neanche di risposta, alla richiesta di effettuare una denuncia alle FS un suo collega addirittura si rifiutava. Fatto sta che il “gesto disperato” di quell’uomo di mezz’età, con tanto di figlio piccolo al fianco, non è stato vano… Pochissimi minuti dopo arrivano una dozzina di agenti in tenuta antisommossa a protezione della struttura!Tra la gente apprendo che la prima carrozza del treno è in buona parte occupata da disabili che intanto erano da ore ancora a bordo e probabilmente ci sono rimasti chissà fino a che ora, come anche molti altri; nessun servizio di assistenza è stato messo a disposizione di nessuno dei viaggiatori nella stazione!Sono ca. le 19.00 e qualcuno comincia ad organizzarsi per il ritorno con mezzi propri, contattando amici o parenti mentre altri si domandano dove passeranno la notte. In molti si affollano alla biglietteria per effettuare il rimborso del biglietto… Alcuni non sono riusciti a farlo, altri pare abbiano avuto una sorta di bonus in punti, da usufruire sempre in servizi FS… Chi ha avuto il rimborso ha presentato il titolo di viaggio allegando un proprio documento; il biglietto veniva poi fatto firmare per procedere alla restituzione in denaro del suo valore; alla restituzione del documento veniva allegata una ricevuta di rimborso (ho saputo che non tutti l’hanno avuta)… Sulla ricevuta figura la motivazione del rimborso: occupazione binari! Ragazzi, non so voi, ma a me brucia di che maniera! Grazie ad un “fortunato” (mi viene comunque difficile parlare di fortuna in questo mio primo maggio!) incontro con degli amici che mi hanno dato un passaggio, verso le 21.30 sono riuscito a tornare a casa, dalla quale ero uscito la mattina alle 9.30: quando uno è preciso…!!!Tengo a precisare, appunto, che nelle lunghe ore di questa avventura non ho conosciuto né sono entrato in contatto con alcun attivista di centri sociali! Chiedo scusa per la lunghezza di questo testo ma, oltre ad avere anch’io la necessità di sfogarmi (…), credo riutilizzerò buona parte di questo testo per effettuare la denuncia; pensateci anche voi. Ringrazio Adriano e lo staff del blog che si è subito adoperato per mettere a disposizione di tutti un modo per farci sentire; non disperdetevi, non dimenticate, non rinunciate alla giustizia che vi spetta!

Massimiliano.



Ringraziamo Massimiliano per la testimonianza,
lo Staff

martedì 6 maggio 2008

Qualcosa si muove...

Non vi anticipo nulla, ma presto (molto presto) ne vedremo delle belle :D
Accorrete numerosi nel forum, abbiamo bisogno di voi!
E soprattutto dei vostri biglietti e/o denunce e/o rimborsi, spedite il tutto a: primomaggioadaversa@gmail.com

Discussione!

Se vuoi dire la tua:


www.primomaggioadaversa.forumfree.net


Lo Staff

domenica 4 maggio 2008

Testimonianza di Roberta

Non ci sono parole abbastanza cariche di disprezzo per descrivere i sentimenti che provo tuttora per le ferrovie dello stato!
la mia testimonianza è questa: avevo il biglietto, come la stragrande maggioranza delle persone presenti su quel benedetto treno, e sono rimasta in ostaggio di disservizi e incompetenza da mezzogiorno e un quarto alle nove e venti (quando, e sono stata tra i pochi fortunati, sono riuscita a strappare un passaggio per tornare a napoli).
io e i miei amici, tutti in possesso di regolare biglietto per roma, siamo saliti sul treno un quarto d'ora circa prima della partenza prevista.
una decina di minuti dopo, davvero tempestivi, le fs hanno deciso di cominciare i controlli.
ovviamente è scoppiato un casino (lo capivo pure io, e non è che sia proprio il mio mestiere), e il treno è rimasto fermo per circa due ore e mezza in balia degli eventi, senza che nessuno, ma proprio nessuno, si degnasse di intervenire.
addirittura, il poliziotto del 113 chiamato da alcuni miei amici ha sostenuto che fossero presenti almeno 300 colleghi.
tutti in possesso del potere dell'invisibilità probabilmente (ah, la tecnologia!).
poi ci hanno convogliati di fretta e furia ad un altro treno, più piccolo, di quelli ad alta frequentazione, attraverso una sorta di cordone dei carabinieri, ma in un casino talmente assurdo che semplicemente tutti quelli che erano sul primo treno si sono spostati sul secondo, con controllo dei biglietti.
arrivati ad aversa, ci siamo fermati.
e non siamo mai più partiti. ora, per fare napoli-aversa ci vogliono in media una ventina di minuti. il treno è arrivato in stazione, diciamo più o meno alle tre e un quarto.
io sono riuscita ad andare via oltre le nove, ma molti altri hanno dovuto aspettare un fantomatico pullman ed essere pure manganellati (??!). in quelle sette ore, senza mangiare, senza servizi essenziali (l'unico bagno era a pagamento), sotto il sole, ingannati continuamente di poter partire, sono stata trattata come mai nella mia vita.
ho denunciato, e come me i miei amici, le ferrovie dello stato, ma ad una ragazza che c'è andata il giorno dopo la polizia ha "sconsigliato la denuncia"
ma in che stato viviamo???


Ringraziamo Roberta per la testimonianza,
lo Staff

Testimonianza di Viviana

Alle 8:00 del mattino tutta arzilla e pimapante mi sveglio e inizio a prepararmi: ho un appuntamento alle 10:00 alla stazione di Napoli Centrale per andare al concerto a Roma.
Quest'anno è veramente la festa dei lavoratori anche per me. Mi chiamo Viviana Gammaldi, ho 23 anni e una laurea triennale in fisica, ma il modo pessimo con cui è organizzata la laurea specialistica non mi permette assolutamente di rilassarmi.
Passo le giornate all'università, dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 di mattina alle 19:00 di sera, e mattina e sera mi ci vogliono due ore per arrivare da casa all'università e viceversa (non è che abito chisà dove, devo solo fare capodimonte-monte s.angelo, ma un bus specifico non esiste!!)...insomma quest'anno è stato abbastanza stressante e quando ho visto lo spiraglio delle feste del 25 aprile e del 1 maggio mi è sembrato di prendere una boccata d'aria...ma mi sono strozzata!! Non potendo permettermi per motivi di studio e di soldi un fine settimana in un posto qualunque, ho preso la mia decisione: resto a napoli a studiare, ma il 1 maggio vado a Roma!! Beata ignoranza!!
Arrivo alla stazione in anticipo, aspetto i miei amici...

alle 11:20 c'è un regionale che porta a Roma. Ottimo!! ma che....alle 11:00 scopriamo che il regionale ha 1:30 di ritardo...
non ci demoralizziamo...

alle 12:30 parte un altro regionale... i biglietti li abbiamo...aspettiamo...
saliamo sul treno e come noi tantissima altra gente...che fortuna abbiamo anche i posti!!! aspetta aspetta aspetta...aspetta aspetta aspetta...ke succede??...i controllori fanno scendere tutti quelli senza biglietto...bene...noi lo abbiamo...restiamo sul treno....aspetta aspetta aspetta...scesi quelli senza biglietto, ora partirà??...no...si aspetta che le persone facciano il biglietto per far partire il treno....è normale!?!? aspetta aspetta aspetta...le persone tornano con i biglietti...noi avevamo mantenuto i loro posti!!! aspetta aspetta aspetta...ancora niente!!! Iniziano ad arrivare notizie su un altro regionale che dovrebbe partire alle 14:00...che facciamo che non facciamo...stanno controllando i biglietti all'entrata!!! Ottimo...questo sicuro parte!!!
Recuperiamo tutte le nostre cose e passiamo dal binario 8 al 15...c'è una calca di gente e la polizia che controlla...finalmente ci fanno salire!!

alle 15:15 parte il treno, in ritardo. Alle 15:30 arriva alla stazione di Aversa e di lì non è mai più ripartito.

Non so esattamente quanto sono rimasta ad Aversa seduta nel treno al caldo soffocante del vagone con aria condizionata spenta e finestrini che non si aprivano, ma ad un certo punto mi sono resa conto che da lì non saremmo mai più ripartiti.
Sono scesa, si respirava una strana aria di attesa di non si sa cosa...iniziano a girare le notizie...alcune persone hanno fatto il biglietto solo per Aversa...mmm...ma in questi casi non si fanno le multe?? Da quando in qua per pochissime persone senza biglietto si blocca un treno??
Insomma ci ho sperato...ci ho sperato fino alla fine...ci ho sperato ogni volta che ci prendevano in giro annunciando all'altoparlante che il treno era in partenza, mentre a terra di dicevano che stavano aspettando ordini dall'alto...da Roma...e noi stupidi ogni volta correvamo di nuovo sul treno per poi scendere di nuovo. Sui binari non rimaneva nessuno...
Potrei continuare all'infinito parlando dei bagni che straboccavano di pipì, e pentendomi di non averne fatto neanche una foto, del bano della stazione a pagamento e cose del genere, ma mi fermerò qui.

So che questa testimonianza è troppo lunga, ma ancora ho bisogno di sfogare la sensazione di quando ho realizzato di aver buttato una giornata di studio per rimanere ferma alla stazione di Aversa, bloccata in un posto dove non vuoi stare, finquando non ho trovato un passaggio in macchina per tornare a Napoli, in quella giornata che doveva essere anche la MIA FESTA DEI LAVORATORI.

Ringraziamo Viviana per la testimonianza,
lo Staff